L’artista vive e lavora a Firenze, le sue opere si trovano presso la “Galleria d’arte Mentana” di Firenze.

Ettore Giaccari nasce a Terni, vive e lavora a Firenze.
La sua pittura ricerca l’introspezione: spesso evoca
personaggi mitologici che diventano archetipi di vizi e virtù dell’uomo
che indaga.

Sono i cavalli ed i corpi i soggetti che Ettore traccia ma, il colore e
la stratificazione che raggiunge anche tramite la sovrapposizione di materia, non sono altro che la rappresentazione del viaggio che ognuno di noi percorre.
“Sabbia dell’IO” utilizza la sua tavolozza identificativa e, di diritto, viene indicata tra le tele fotografate nella sua monografia Signa Artis, edita Giorgio Mondadori del 2022.
Il dittico è stato esposto nella personale “ I Volti dell’Anima ” a Firenze nel 2012 ed in altre successive mostre in Toscana.
In esso, l’artista affronta un tema caro alla sua pittura: quello del superamento del dolore.
Le parole, stampate su carta lucida, fanno da corollario a questa opera e sono state tra i primi espedienti adottati dall’artista per realizzare il suo progetto: “ La parola per l’immagine e l’immagine per la parola”.
Esse sono tratte da una sua poesia edita nella raccolta poetica a titolo “Nos” da “ Autore libri Firenze”, pubblicato nel 1991.
Nel dittico, una delle tele sembra avere colori dilavati dall’acqua del mare che, cancellando, dà un immagine evanescente.
L’ammonite, ritratta, diviene l’impronta sulla sabbia di un uomo e della sua storia e, come l’autore scrive, anche l’ultima impronta sarà, in fine, sopraffatta dall’ombra.
“E il cuore continuerà a pompare
ma non riscaldare
e la sabbia delle mie costruzioni
simili a castelli
sembrerà sempre più ruvida
di quello che è
ed anche l’ultima impronta
verrà in fine
sopraffatta dall’onda”
