L’Artista Emilio Tadini nasce a Milano nel 1927.

I suoi primi lavori pittorici sono datati anni 50.
1959-1964 Saggio sul nazismo, Paesaggi con figure
1965-1968 Le vacanze inquiete, La famiglia irreale d’Europa, Il giardino freddo, Il posto dei bambini, Vita di Voltaire, L’uomo dell’organizzazione
1969-1970 Circuito chiuso, Color & Co, Le deéjeuner sur l’Herbe, Paesaggio occidentale, Viaggio in Italia, Archeologia
1971-1973 Paesaggio di Malevic, Appunti per un’altra storia, Archeologia, Ulisse & Co., Magasins Réunis
1974-1977 Museo dell’Uomo, Il desiderio del pittore, Parade, Testo, L’atelier
1978-1980 L’angelus novus, L’occhio della pittura, Figura, Le mani di Renoir
1981-1985 Disordine in un corpo classico, Il posto dei piccoli valori, Olimpo, La notte
1985 -2000, Profughi, Città Italiane, Oltremare, Ballo dei filosofi, Nature morte, Fiabe
Nel 1978 e nel 1982 viene invitato alla Biennale di Venezia.
Fin dagli esordi, Tadini si esprime utilizzando la sovrapposizione di piani temporali in cui ricordo e realtà, tragico e comico, giocano di continuo uno con l’altro.
Le sue opere viaggiano anche all’estero:
Parigi, Stoccolma, Bruxelles, Londra, Anversa, Stati Uniti e Sud America.
Nel 1986 alla Rotonda della Besana a Milano presenta una serie di tele che preannunciano il ciclo dei “Profughi” e quello dedicato alle “Città italiane”, poi presentato nel 1988 alla Tour Fromage di Aosta. Questi due cicli incontrano molto interesse e sono il risultato di una parallela maturazione ideologica e concettuale che si riflette anche nei suoi romanzi.
Nel 1990 espone allo Studio Marconi una serie di grandi trittici in cui domina una ricerca di racconto. Del 1992 presenta alla Galerie du Centre di Parigi a serie Oltremare . Nel 1995 alla Villa delle Rose di Bologna vengono presentati otto grandi trittici de “Il ballo dei filosofi”.
Tadini muore nel 2002.