Franco Scoccimarro.
L’artista nasce a Milano dove, sin da giovanissimo, inizia a dipingere e ad appassionarsi al mondo dell’arte e della pittura.
Nelle sue opere figurazione e fisica entrano in dialogo; creatività e scienza, due mondi apparentemente agli antipodi, s’incontrano per dare vita a tele dinamiche e dai colori accesi.
SCOCCIMARRO DICE DELLA SUA ARTE….
DISORDINE E ARMONIA:
“Penso che quello che vediamo e chiamiamo “realtà”, ciò a cui ci riferiamo come a un solido ormeggio cui legare la lettura di ragioni, casualità e pensieri sia effimero e illusorio.
“Effimero perché, oltre alla fisica, altrettanto inaffidabili sembrano i meccanismi mentali che elaborano le sensazioni in modo da ricondurre il tutto in un quadro logico e rassicurante.
Per ciò che riguarda la fisica, mi tuffo con meraviglia nella lettura di opere prive di difficoltà matematiche ma non meno significative, anzi e non posso far altro che confrontarle e collegarle.
Riguardo invece all’illusorio, mi affido nei miei lavori al disordine, anzi ad un ipotetico diverso ordine perché l’ordine mentale è forse la rassicurante realtà che non esiste, perché idee e forme e colori stanno forse in un rapporto da investigare diverso da ciò che vediamo, perché le contraddizione e le paure sono più utili e reali di favole e religioni.
Per questo, nei miei lavori, la ricerca è legata a disordine ed armoni, perché se disordine e sconcerto sono carburante della capacità di rinnovarci e capire, l’armonia è la condizione fondamentale che consente alle cose dell’universo e a noi stessi di esistere in equilibrio dinamico e precario.”
“E’ un pittore che si è costruito, grezzo o elegante così com’è, in modo piuttosto strano: ragionando con l’inconscio.
Pare ed è una contraddizione mettere accanto all’inconscio la ragione ma tant’è, a Franco Scoccimarro è toccata questa avventura. Perché lui vuole essere uomo sempre usando la ragione fino ai limiti dell’impossibilità. Se c’è un padre a questi lucidi furori è Freud che può essere amico o nemico. Bisogna intendersi. L’affascinante è pericoloso, lo è sempre più oggi in cui il mondo rotola verso rivoli o fiumi che paiono non avere sbocco
In questo mistero si è buttato a capofitto perché lo ha, questo mistero, chiuso in se stesso
E’ il bisogno di popolare la solitudine esistenziale, per parlarsi e scoprirsi nella realtà sempre più fantomatica e nei sogni.
Non è nei sogni che vai avanti per una strada in grado forse di rivelarti il tuo io?
Eccone i frutti. Questi dipinti, questi disegni, questo dialogo incompiuto, questo gemere e questo urlare, questo tacere e questo ragionare. La radice è qui.
Forse non è scanzonato abbastanza nei confronti dell’arte e della vita , forse ha ancora il pungiglione della solitudine, il gusto della sofferenza, ma le sue figure cominciano a divincolarsi dai lacci, dagli impedimenti, cominciano a volare. Se riescono a ghermirti mentre le osservi o almeno a conturbarti, ad emozionarti, a portarti nel limbo tra sogno e realtà, allora Scoccimarro ti ha fatto il suo discorso, ti ha donato un pò della sua poesia.”
Davide Lajolo.
Le sue opere si trovano in permanenza presso la Galleria Mentana di Firenze.